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Diritto annuale 2018
Tutte le imprese iscritte o annotate nel Registro delle Imprese ed i soggetti R.E.A. sono tenuti al versamento del diritto annuale a favore delle Camere di Commercio. La circolare del MISE del 16/01/2018 dispone che le riduzioni percentuali dell'importo del diritto camerale, previste dal comma 1 dell'articolo 28 del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90 (convertito con modificazioni nella legge 11 agosto 2014, n. 114) per l'anno 2018, siano le stesse di quelle adottate per l'anno 2017 (pari al 50 per cento). Tale importo ridotto è stato successivamente incrementato del 20 per cento ai sensi del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 22 maggio 2017. Tale maggiorazione è stata prevista per gli anni 2017-2018-2019 per il finanziamento di programmi e progetti per la promozione dello sviluppo economico e l'organizzazione di servizi alle imprese.
Sezione ordinaria
In considerazione di quanto sopra, le imprese Individuali che al 1° gennaio 2018 risultano iscritte o annotate nella sezione ordinaria del Registro delle Imprese versano per la sede un diritto fisso pari a euro 120,00 ed euro 24,00 per ciascuna unità locale (importi già ridotti del 50% ed incrementati del 20%).
Tutte le altre imprese che al 1° gennaio 2018 erano già iscritte nella sezione ordinaria (*) del Registro delle Imprese, versano un diritto annuale che dovrà essere determinato applicando - al fatturato realizzato dall'impresa nell'esercizio 2017 - le misure fisse e le aliquote per scaglioni di fatturato, riportate nella tabella sottostante, riducendo del 50% l'importo base risultante dal calcolo e maggiorando il risultato del 20% (per gli arrotondamenti consultare la sezione come si paga):
Scaglioni di fatturato da Euro |
Scaglioni di fatturato a Euro |
Misura fissa e aliquote |
0 | 100.000,00 | 200,00 euro |
oltre 100.000,00 | 250.000,00 | 0,015% |
oltre 250.000,00 | 500.000,00 | 0,013% |
oltre 500.000,00 | 1.000.000,00 | 0,010% |
oltre 1.000.000,00 | 10.000.000,00 | 0,009% |
oltre 10.000.000,00 | 35.000.000,00 | 0,005% |
oltre 35.000.000,00 | 35.000.000,00 | 0,003% |
oltre 50.000.000,00 | 0,001% fino ad un massimo di euro 40.000,00 |
(*) la sezione alla quale l'impresa è iscritta, è riportata sulla visura o su un certificato camerale e può essere sempre richiesta alla Camera di commercio di appartenenza.
Le imprese, quindi, individuato lo scaglione di appartenenza, verseranno:
- nell'ipotesi del primo scaglione, euro 200,00 in quanto il diritto è stabilito in misura fissa;
- nell'ipotesi del secondo scaglione, l'importo raggiunto, dopo aver sommato ad euro 200,00 il prodotto ottenuto dall'applicazione dell'aliquota dello 0,015% alla differenza tra il fatturato ed euro 100.000,00
- nell'ipotesi del terzo scaglione, l'importo raggiunto, dopo aver sommato ad euro 222,50 il prodotto ottenuto dall'applicazione dell'aliquota dello 0,013% alla differenza tra il fatturato ed euro 250.000,00
- nell'ipotesi del quarto scaglione, l'importo raggiunto, dopo aver sommato ad euro 255,00 il prodotto ottenuto dall'applicazione dell'aliquota dello 0,010% alla differenza tra il fatturato ed euro 500.000,00
- nell'ipotesi del quinto scaglione, l'importo raggiunto, dopo aver sommato ad euro 305,00 il prodotto ottenuto dall'applicazione dell'aliquota dello 0,009% alla differenza tra il fatturato ed euro 1.000.000,00
- nell'ipotesi del sesto scaglione, l'importo raggiunto, dopo aver sommato ad euro 1.115,00 il prodotto ottenuto dall'applicazione dell'aliquota dello 0,005% alla differenza tra il fatturato ed euro 10.000.000,00
- nell'ipotesi del settimo scaglione, l'importo raggiunto, dopo aver sommato ad euro 2.365,00 il prodotto ottenuto dall'applicazione dell'aliquota dello 0,003% alla differenza tra il fatturato ed euro 35.000.000,00
- nell'ipotesi dell'ottavo scaglione, l'importo raggiunto, dopo aver sommato ad euro 2.815,00 il prodotto ottenuto dall'applicazione dell'aliquota dello 0,001% alla differenza tra il fatturato ed euro 50.000.000,00 tenendo conto che non è possibile pagare un diritto di importo superiore ad euro 40.000,00.
IMPORTANTE
L'impresa verserà l'importo derivante dal calcolo riferito alla propria fascia di fatturato (vedi esempi successivi). Al fine di determinare l'importo dovuto, nei calcoli intermedi, devono essere utilizzati cinque decimali. Maggiori informazioni sono disponibili nella sezione come si paga.
Esempi:
Esempio 1: fatturato complessivo realizzato dall'impresa nell'esercizio 2017 fino ad euro 100.000,00 (primo scaglione) - diritto in misura fissa dovuto per la sede euro 200,00 → riduzione del 50% → euro 100,00 → applicazione della maggiorazione (20%) → euro 120,00 → da versare euro 120,00
Esempio 2: fatturato complessivo realizzato dall'impresa nell'esercizio 2017 euro 585.432,00 (quarto scaglione) - diritto dovuto per la sede euro 263,54320 → riduzione del 50% → euro 131,77160 → applicazione della maggiorazione (20%) → euro 158,12590 → da versare euro 158,00
Esempio 3: fatturato complessivo realizzato dall'impresa nell'esercizio 2017 oltre euro 50.000.000,00 (ottavo scaglione) - diritto dovuto per la sede euro 40.000,00 (importo massimo) → riduzione del 50% → euro 20.000,00 → applicazione della maggiorazione (20%) → euro 24.000,00 → da versare euro 24.000,00
Sezione speciale
Le imprese che al primo gennaio 2018 erano già iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese ed i soggetti R.E.A., versano un diritto annuale determinato in misura fissa come sotto riportato (importi già aggiornati con la riduzione del diritto annuale prevista, pari al 50%, e aumentati successivamente del 20%):
Tipologia impresa | Sede | Unità locali |
Soggetti iscritti al REA (es. associazioni, fondazioni) | 18,00 euro | zero |
Persona fisica iscritta al solo REA | 18,00 euro | zero |
Imprese individuali (piccoli imprenditori, artigiani, coltivatori diretti e imprenditori agricoli) | 52,80 euro (diritto da versare, arrotondato all'unità di euro, 53,00 euro) |
10,56 euro cad. (diritto da versare, arrotondato all'unità di euro, 11,00 euro cad.) |
Società semplici agricole | 60,00 euro | 12,00 euro cad. |
Società semplici non agricole | 120,00 euro | 24,00 euro cad. |
Società tra avvocati previste dal D.Lgs. 96/2001 | 120,00 euro | 24,00 euro cad. |
Imprese con sede principale all'estero (per ciascuna unità locale/sede secondaria/ufficio di rappresentanza) | --- | 66,00 euro cad. |
L'importo del diritto non è frazionabile in rapporto alla durata dell'iscrizione nell'anno (D.M. 359/2001, art. 3, comma 2).
Unità locali
Le imprese versano in favore della Camera di commercio nel cui territorio ha sede l'unità locale e per ciascuna delle proprie unità locali - già iscritte all'01/01/2018 - un importo pari al 20% del diritto dovuto per la sede principale, fino ad un massimo di 120,00 euro per ognuna di esse (importo già ridotto del 50% e, successivamente, maggiorato del 20%), ad eccezione dei soggetti iscritti solo al REA che pagano un diritto fisso di 18,00 euro (importo già ridotto del 50% e, successivamente, maggiorato del 20%) qualunque sia il numero di unità locali denunciate
Esempi:
Esempio 1: diritto dovuto per sede euro 449,65364, diritto dovuto per ciascuna unità locale euro 449,65364 x 20% = euro 89,93073 → diritto dovuto sede + 1 ul euro 449,65364 + euro 89,93073 = euro 539,58437 → riduzione del 50% → euro 269,79218 → applicazione della maggiorazione (20%) → euro 323,75062 → euro 323,75→ da versare euro 324,00
Esempio 2: diritto dovuto per sede euro 52,80 (importo già ridotto del 50% e, successivamente, maggiorato del 20%), diritto dovuto per ciascuna unità locale euro 52,80 x 20% = euro 10,56 → diritto dovuto sede + 1 ul euro 52,80 + euro 10,56 = euro 63,36 → da versare euro 63,00
La camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi è nata dall'accorpamento delle camere di commercio di Milano, Monza e Lodi ed ha competenze estese a tutte e tre le predette province. Le imprese che hanno sede o unità locali nelle province di Milano, Monza e Lodi, devono utilizzare identico codice ente: MI
Se le unità locali/sedi secondarie/uffici di rappresentanza sono situate in province diverse da quella di Milano, Monza Brianza e Lodi, occorre compilare più righi del modello F24 ed indicare nella Sezione IMU e altri tributi locali il Codice Ente corrispondente alla sigla della provincia beneficiaria del pagamento (es. TO oppure VA). Per determinare l'importo da versare è necessario, inoltre, verificare quali Camere di Commercio, per l'anno 2018, hanno deliberato la maggiorazione dell'aliquota.
Le unità locali, le sedi secondarie, gli uffici di rappresentanza, di imprese con sede principale all'estero versano, per ciascuna di esse, un diritto annuale stabilito in misura fissa e pari ad 66,00 euro (importo già ridotto del 50% e maggiorato del 20%).
Le unità locali, sedi secondarie o uffici di rappresentanza all'estero, di imprese con sede principale in Italia, non sono tenute al versamento del diritto annuale.
Quando si paga
Il termine per il versamento del diritto annuale coincide, generalmente, con quello per il pagamento del primo acconto delle imposte sui redditi.
A seconda dei casi si può verificare una delle seguenti situazioni:
- le imprese iscritte in sezione speciale e le imprese che determinano l'importo del diritto dovuto in base agli scaglioni di fatturato e hanno approvato il bilancio entro quattro mesi dalla chiusura dell'esercizio sociale, sono tenute al versamento del diritto annuale entro l'ultimo giorno del sesto mese successivo la chiusura dell'esercizio (art. 7 quater, commi 19 e 20, Decreto Legge 22 ottobre 2016, n. 193, convertito nella L. 225 del 1° dicembre 2016);
- i soggetti giuridici i quali, in base a disposizione di legge, approvano il bilancio oltre il termine di quattro mesi dalla chiusura dell'esercizio, devono effettuare il versamento delle imposte entro l'ultimo giorno del mese successivo a quello di approvazione del bilancio;
- i soggetti giuridici che non approvano il bilancio nei termini stabiliti, effettuano il versamento del diritto entro l'ultimo giorno del mese successivo a quello in cui avrebbe dovuto essere approvato il bilancio;
Entro il trentesimo giorno successivo al termine di scadenza, i soggetti obbligati possono effettuare il pagamento della somma maggiorata dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo, senza effettuare arrotondamento oppure possono avvalersi del ravvedimento operoso che consente di applicare una sanzione ridotta rispetto a quella ordinaria.
Dopo il trentesimo giorno successivo al termine di scadenza è possibile sanare la violazione commessa, entro un anno dalla scadenza stessa, avvalendosi del ravvedimento lungo;
Da sapere
Per il diritto 2018:
- le imprese per le quali il 2 luglio è il termine ultimo per il pagamento del primo acconto delle imposte sui redditi, possono effettuare il pagamento del diritto annuale 2018 anche dal 3 luglio al 20 agosto 2018, maggiorando l'importo dovuto dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo;
- le imprese che hanno il termine di pagamento diverso dal 2 luglio dovranno versare il diritto per l'anno 2018 entro il diverso termine previsto per il pagamento del primo acconto delle imposte sui redditi, ovvero entro 30 giorni dalla data di scadenza, maggiorando l'importo dovuto dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo.
Eventuali proroghe di scadenze si applicano automaticamente anche al diritto annuale camerale.
Fogli di calcolo diritto annuale 2018
Per calcolare l'importo da versare per il 2018 l'impresa può utilizzare i fogli di calcolo, in formato excel, organizzati in relazione alle due distinte modalità di determinazione del diritto annuale:
- foglio di calcolo in base al fatturato, predisposto per le imprese che sono tenute al versamento del diritto in forma variabile e che dovranno inserire il fatturato dell'esercizio precedente e, se esistenti, il numero delle unità locali iscritte nella provincia di Milano, Monza Brianza e Lodi alla data del 1° gennaio;
- foglio di calcolo in misura fissa, predisposto per le imprese tenute al versamento del diritto annuale in misura fissa che potranno usufruirne per il calcolo totale da versare in presenza di una o più unità locali iscritte nella provincia di Milano, Monza Brianza e Lodi alla data del 1° gennaio.
È attivo il sito dirittoannuale.camcom.it, accedendo al quale le imprese potranno, tra l'altro, ottenere il calcolo dell'importo da versare oltre che l'invio delle risultanze di calcolo al proprio indirizzo elettronico. Il sito potrà consentire di procedere al pagamento del diritto dovuto attraverso la piattaforma Pago PA, che permette di pagare in modalità elettronica la Pubblica Amministrazione oltre a quella già prevista (modello F24).