Menzione del nome del produttore
È consentito menzionare il nome del produttore sulla fattura, sul certificato di origine o entrambi a condizione che:

  • non sia in contrasto con la dichiarazione di origine rilasciata dal legale rappresentante;
  • la Camera di commercio possa accertare, verificando nel Registro Imprese, che le informazioni siano corrette. Nel caso non fosse possibile tale verifica, chi richiede il certificato di origine deve allegare una dichiarazione, firmata dal legale rappresentante della società produttrice dei beni, attestante l'effettiva produzione della merce;
  • non vi sia violazione del segreto commerciale. In questo caso, se il richiedente non coincide con il produttore/fabbricante della merce esportata, è necessario che il legale rappresentante presenti in forma di autocertificazione una dichiarazione su carta intestata dell'impresa attestante che la menzione del nome del produttore sul certificato di origine non produca violazione del segreto commerciale.

 

Menzioni discriminatorie
Nel certificato di origine e nelle fatture commerciali di esportazione non è possibile inserire dichiarazioni incompatibili con le convenzioni internazionali e con le leggi nazionali (dichiarazioni che indicano che le merci esportate non contengono prodotti originari di alcuni paesi sottoposti a discriminazione, oppure che non sono trasportate da navi iscritte nelle black list o che la merce non fa scalo in porti discriminati, ecc.).

 

Menzione di "merce 100% made in Italy"
Se in fattura o certificato di origine o entrambi si riporta l'indicazione "merce 100%, totalmente, pura origine, wholly… made in Italy", occorre produrre insieme alla richiesta una dichiarazione firmata dal legale rappresentante della società produttrice dei beni (D.L. 25/09/09 n.135, convertito con la Legge n.166 del 20/11/09).
In alternativa, quando lo speditore coincide con il produttore della merce, il legale rappresentante può fornire tale dichiarazione al punto 1 del foglio rosa.