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Carta tachigrafica G2
Il 26 maggio 2019, sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea, è stato pubblicato il Regolamento di esecuzione UE 2016/799 del 18/03/2016, che applica il Regolamento UE 165/2014, con il quale la Commissione Europea dà il via ai cronotachigrafi digitali di seconda generazione, definiti "intelligenti".
Dal 15 giugno 2019, dunque, tutti i veicoli di nuova immatricolazione negli Stati dell'Unione dovranno obbligatoriamente installare i nuovi cronotachigrafi di seconda generazione o "intelligenti".
Per tutti i mezzi già immatricolati alla data del 14 giugno 2019 non sussiste alcun obbligo di integrare il primo tachigrafo digitale con il nuovo apparato "intelligente", a condizione che svolgano trasporti nazionali e che lo Stato membro di loro prima immatricolazione non disponga diversamente (art. 3, paragrafi 4 e 5, reg. 165/2014). In caso contrario (trasporti internazionali o di cabotaggio, diversa statuizione dello Stato membro di appartenenza), anche i mezzi attualmente circolanti dovranno dotarsi di tachigrafo intelligente entro i prossimi 15 anni (giugno 2034).
I nuovi cronotachigrafi adottano il principio della diagnosi precoce, un sistema che, da remoto, avrà lo scopo di trasmettere alle forze che espletano le funzioni di polizia stradale i dati del cronotachigrafo e le informazioni sulla massa complessiva e sulla massa per asse della combinazione, per permettere un controllo efficace e rapido dei veicoli, il tutto con un numero ridotto di dispositivi elettronici a bordo della cabina del veicolo. Il sistema di controllo remoto, però, non potrà essere usato nei pressi dei caselli autostradali, in quanto userà la medesima frequenza (5795-5805 Mhz) dei sistemi di telepedaggio. La diagnosi precoce trasmetterà alcuni dati come: l'ultimo tentativo di violazione della sicurezza, l'interruzione più lunga dell'alimentazione di energia, il guasto del sensore, l'errore dei dati di movimento, i dati contrastanti sul movimento del veicolo, la guida in assenza di una carta valida, l'inserimento della carta durante la guida, i dati relativi alla regolazione dell'ora, i dati relativi alla taratura e calibrazione del crono, il numero d'immatricolazione del mezzo, la velocità registrata dal tachigrafo.
La nuova generazione di cronotachigrafi "intelligenti" permetterà la geolocalizzazione dell'autocarro o del pullman tramite gli standard dei sistemi Galileo, Egnos e GPS. Il nuovo strumento registrerà la posizione del veicolo nei punti il cui conducente inizia e termina il periodo di lavoro giornaliero e quelli dove il periodo di guida continuo del conducente raggiunge le tre ore o un multiplo di tre ore.
Altra "rivoluzione" apportata ai tachigrafi di seconda generazione è il sistema di sicurezza per scongiurare gli interventi di manomissione fraudolenta dell'apparecchio. Dal 2019 i veicoli di nuova immatricolazione utilizzeranno in "abbinata" al sensore di movimento, che misurerà la velocità e la distanza, anche il ricevitore satellitare. Con tale doppia misurazione il crono attuerà un confronto tra le due informazioni per verificare che siano coerenti tra loro. Altra novità riguarda anche l'introduzione della "vita tecnica" del crono. Il nuovo Regolamento prescrive la sostituzione degli apparecchi dopo quindici anni dalla validità del certificato di sicurezza.
Dal 15 giugno 2019 le CCIAA consegnano carte tachigrafiche di seconda generazione, che possono operare anche nei cronotachigrafi di prima generazione. In ogni caso non è richiesta la sostituzione delle carte tachigrafiche di prima generazione in corso di validità alla data d'introduzione del nuovo sistema.
Le carte delle forze dell'ordine e quelle delle officine al contrario di tutte le altre andrebbero cambiate subito. Le prime, in quanto le forze dell'ordine devono – fin dal data di attuazione del tachigrafo intelligente – essere in grado di effettuare controlli sui nuovi apparecchi ed utilizzare le nuove metodologie di verifica da remoto che questo consente.
Le seconde (officine), in quanto devono calibrare i tachigrafi intelligenti sui nuovi autoveicoli da immatricolare o su quelli già circolanti (in caso di adeguamento) o verificare l'esatto funzionamento di quelli già montati sui nuovi automezzi.
Per condurre un veicolo dotato di tachigrafo intelligente di seconda generazione serve una carta tachigrafica di seconda generazione. Chi è in possesso di carta tachigrafica di prima generazione non potrà inserirla in un tachigrafo di nuova generazione, mentre chi avrà già la carta di seconda generazione potrà utilizzarla quando conduce veicoli con tachigrafo digitale. Tutti i dati sono considerati come personali, quindi il conducente deve dare il proprio consenso perché possano essere trasmessi a terzi. Sembra una misura protettiva della privacy, ma il consenso viene dato dal camionista al primo inserimento di una carta del conducente.
Attenzione, è sempre necessario che sulla carta tachigrafica sia registrato il numero della patente del conducente. Questo numero deve essere visibile nella parte anteriore sotto la data di scadenza, ma se la patente è stata duplicata, il numero deve essere quello che è esposto nella parte posteriore. Quindi, per essere sempre in regola, un camionista deve annotarsi le tre scadenze importanti che gli permettono di guidare un veicolo. E sono: la scadenza della patente, la scadenza della carta di qualificazione (CQC) e la scadenza della carta tachigrafica. La patente verrà rinnovata con la certificazione medica; la carta di qualificazione con un corso di aggiornamento di 35 ore e invece, per la carta tachigrafica, basterà presentare una domanda alla Camera di commercio della città di residenza. Tutti e tre i documenti, salvo casi particolari, hanno la validità di 5 anni.